Fuga Incredibile: L’Olandese Accusato di Omicidio a Mondovì Finalmente Catturato. I dettagli della vicenda

Omicidio a Mondovì

La caccia a Sacha Chang, il sospettato pericoloso accusato di aver ucciso il padre e un amico di famiglia nel suggestivo borgo di Montaldo di Mondovì, in provincia di Cuneo, si è conclusa dopo due giorni di intensa ricerca da parte delle forze dell’ordine.

Le indagini sull’Omicidio a Mondovì

Decine di carabinieri, coordinati dal comando provinciale di Cuneo e assistiti da cani molecolari e due elicotteri, hanno partecipato alle operazioni di ricerca, che si sono svolte tra i boschi del Cuneese, un’area difficile da navigare a causa della densa vegetazione.

Sacha Chang, un giovane olandese di soli 21 anni, è stato considerato estremamente pericoloso dalle autorità competenti. Le informazioni disponibili suggeriscono che possa soffrire di problemi psichici, il che ha reso ancora più cruciale la sua cattura. Dopo essere stato avvistato nelle vicinanze di un corso d’acqua, il fuggitivo è improvvisamente scomparso dalla vista delle autorità, rendendo ancora più complicata la ricerca.

Le forze dell’ordine, in accordo con l’autorità giudiziaria, hanno ritenuto necessario diffondere una foto e una descrizione di Sacha Chang al fine di ottenere un aiuto dalla cittadinanza. Nel frattempo, gli amministratori locali hanno preso la decisione di annullare gli eventi pubblici e hanno invitato la popolazione a mantenere la massima prudenza.

Una comunità sconvolta

L’intera comunità di Montaldo di Mondovì, che conta poco più di 500 residenti e ospita una significativa presenza di cittadini olandesi, è stata profondamente scossa da questo tragico evento. Tutte le persone coinvolte nella vicenda, compreso Sacha Chang, il padre Haring Chainfa Chang di 65 anni e Lambert Ter Horst di 59 anni, proprietario della casa dove i Chang erano ospiti, facevano parte di questa comunità olandese.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, Sacha Chang avrebbe prima ucciso il padre, presumibilmente dopo una lite, all’interno della loro abitazione. Successivamente, avrebbe attaccato Lambert Ter Horst, un uomo stimato nel paese per la sua gentilezza e le innumerevoli iniziative a cui aveva partecipato. Dopo aver commesso i due omicidi, Chang si è sbarazzato del coltello, che è stato successivamente ritrovato in strada, per poi fuggire in direzione dei boschi circostanti.