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The Ballad Of Darren: l’ultimo album dei Blur

The Ballad Of Darren'

The Ballad Of Darren'

I Blur hanno un doppio appuntamento imperdibile. Innanzitutto, una conferenza stampa per svelare tutte le novità della band. Poi un live di “riscaldamento” a Colchester, la città natale dove tutto è cominciato. Un ritorno alle origini imperdibile per i fan più accaniti!

In una cornice suggestiva come l’Arts Center di una pittoresca cittadina dell’Essex, quattro figure iconiche della musica mondiale si sono preparati a presentare il loro nono album in studio. Parliamo dei Blur, che hanno incontrato con entusiasmo la stampa, ansiosi di svelare tutti i segreti de “The Ballad Of Darren”. Il disco, atteso da otto lunghi anni, promette di sorprendere con le sue nuove sonorità e la sua esplorazione inesauribile della creatività musicale. Alla produzione si è dedicato James Ford, già noto per i suoi lavori con Arctic Monkeys, Foals e Depeche Mode, ed è stato registrato tra gli storici Studio 13 di Londra e il suggestivo Devon.

Il bassista dei Blur, Alex James, ha confessato che la realizzazione del nuovo album è stata pervasa da momenti di pura euforia: “Ogni volta che suoniamo insieme c’è quel qualcosa di speciale, fin dalla nostra prima prova”, ha affermato. Il suono del loro ritorno sembra fresco e oltremodo originale, un vero piacere per le orecchie. “Noi ci immergiamo nei nostri progetti solisti, come in tane di conigli, pronti a imparare sempre qualcosa di nuovo”, ha aggiunto. Che ne sarà di questa reunion? L’unica cosa certa è che sarà un successo assicurato!

Damon Albarn ci svela il dietro le quinte sulla creazione della celebre canzone ‘The Ballad of Darren’. Durante gli ultimi tour dei Gorillaz, Albarn trascorreva le notti in diverse camere d’albergo, dove compose numerose demo per il loro album. Ma fu a Montreal che successe qualcosa di magico. La sua camera d’albergo si affacciava su un magnifico murale di Leonard Cohen, una visione che lo ispirò immediatamente. Albarn, senza nemmeno pensarci su, scrisse la canzone con tutto il cuore. Ma non finì qui: a gennaio, entrati in studio, finirono le registrazioni in poche settimane, dando vita a uno dei pezzi più amati della band.

Il batterista Dave Rowntree, spazientito, pronuncia finalmente una parola sulla copertina dell’album: “Guardate! Quest’immagine stimola una voglia irresistibile di superare qualcosa di fisico. C’è qualcosa di sorprendente nella sicurezza del lido che può diventare esageratamente agitato, ma tutto ciò ha una spiegazione. Qui si racconta la storia di un ragazzo che scendeva in acqua a fare esercizio” Dave si riferisce alla storia del nuotatore che appare nella piscina Gourock all’aperto, una piscina di acqua marina riscaldata situata sul mare in Scozia. La foto scattata da Martin Parr immortalizza (come riportato dalla pagina del Guardian nel 2014) il dentista Ian Galt, che sta nuotando per riprendersi dopo un terribile incidente in cui si pensava che non avrebbe mai più potuto muoversi le gambe.

Dopo aver incontrato la stampa con grande entusiasmo, i Blur hanno regalato un’esibizione ardente, riservata a soli 300 privilegiati. La band si è riunita sul palco dopo ben otto anni di attesa, scaldando i cuori dei fan in vista del tanto atteso reunion tour. L’emozione è alle stelle, soprattutto in previsione del grande doppio concerto alla Wembley Arena, nonché le tre tappe del Primavera sound a Barcellona, Madrid e Porto e il Lucca Summer Festival il 22 luglio.

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