Ucraina. Colpita raffineria russa

Ucraina. Colpita raffineria russa

Ucraina. Colpita raffineria russa – Una raffineria di petrolio nella regione di Krasnodar è stata avvolta dalle fiamme in un violento incendio che le autorità sospettano essere stato causato da un attacco di un drone. Il governatore della regione, Veniamin Kondratyev, ha riferito l’incidente attraverso il canale Telegram, assicurando che non ci sono state vittime. L’incidente si inserisce nel contesto della crescente tensione tra Ucraina e Russia, e segue una serie di attacchi verificatisi nelle vicinanze di altre raffinerie nelle ultime settimane.

La raffineria russa Afipsky, situata in prossimità del porto di Novorossiisk sul Mar Nero, è stata colpita da un incendio che ha generato una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Secondo le prime indagini, un drone sarebbe stato utilizzato come strumento per l’attacco, benché ulteriori dettagli sull’origine dell’incendio debbano ancora essere confermati dalle autorità competenti. Le preoccupazioni per la sicurezza delle infrastrutture energetiche nella regione si intensificano a seguito di questo evento drammatico.

Nel frattempo, nel confine tra la Russia e l’Ucraina, l’escalation della violenza continua a mietere vittime innocenti. Nella regione di Belgorod, quattro persone sono state ferite in un attacco attribuito alle incursioni ucraine. Il governatore dell’oblast, Vyacheslav Gladkov, ha informato tramite Telegram che i bombardamenti hanno causato danni agli edifici residenziali e che veicoli sono stati avvolti dalle fiamme. Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di scontri che hanno portato tensioni sempre più elevate in questa regione già instabile.

Russia esclusa al tavolo di pace

Kiev pronta a confrontarsi con i “leader globali” senza la Russia ad un tavolo di pace. Fonti vicine al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e diplomatici europei stanno lavorando ad un piano ambizioso per convincere le potenze mondiali, tra cui Cina, India, Arabia Saudita e Brasile, ad appoggiare la causa ucraina. Secondo il Wall Street Journal, l’Ucraina sta cercando di ottenere un sostegno ancor più ampio per la propria proposta di pace e il vertice dovrebbe tenersi poco dopo il summit della Nato in Lituania. L’Ucraina vuole dimostrare al mondo intero la propria capacità di essere un paese leader nella diplomazia mondiale, ma saprà affrontare questo importante banco di prova?

L’isolamento della Russia potrebbe complicare ulteriormente la situazione, alimentando le tensioni già esistenti tra le due nazioni.

Il piano per proteggere la centrale di Zaporizhzhia

La situazione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è estremamente pericolosa. A renderlo noto è il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Mariano Grossi. Grossi è intervenuto di recente davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La guerra innescata dalla Russia ormai 15 mesi fa ha generato azioni di combattimento a ridosso della centrale, alimentando il timore di un disastro nucleare. “Zaporizhzhia non deve essere utilizzata per lo stoccaggio di armi pesanti, tra cui lanciarazzi, munizioni o personale militare”, ha precisato Grossi, sollecitando Russia e Ucraina a rispettare i cinque punti previsti dal piano per garantire la sicurezza nucleare, e ad agire di conseguenza.

I 5 punti

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha delineato cinque principi chiave per proteggere la sicurezza nucleare dell’impianto di Zaporizhzhia in Ucraina.

Secondo il primo punto, l’impianto non deve essere esposto ad alcun tipo di attacco, che possa compromettere la sicurezza delle infrastrutture critiche. Inclusi i reattori e lo stoccaggio del combustibile esausto, così come il personale. Inoltre, l’area in cui si trova la centrale non dovrebbe essere utilizzata come base per armi pesanti o personale militare.

Secondo il secondo punto, è vietato l’utilizzo dell’impianto come deposito o base per armi pesanti e personale militare. Inoltre, in base al terzo punto, l’energia esterna all’impianto non deve essere messa a rischio e dovrebbe essere garantita l’affidabilità dell’energia elettrica esterna.

Come stabilito dal quarto punto, tutte le strutture, i sistemi e i componenti fondamentali per il funzionamento sicuro della centrale di Zaporizhzhia dovrebbero essere protetti da attacchi o atti di sabotaggio. Infine, il quinto punto ribadisce che non dovrebbe essere realizzata alcuna azione che metta a rischio questi principi.

Grossi ha chiesto al Consiglio di sicurezza di sostenere questi principi senza ambiguità. Ha ribadito l’importanza della sicurezza nucleare non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.