La Francia è sconvolta dalla morte di un’infermiera, avvenuta lunedì, che è stata aggredita con un coltello da un uomo con problemi mentali nell’ospedale universitario della città francese di Reims, a nord del paese. L’aggressore ha anche ferito gravemente una segretaria del centro.
Il ministro francese della Sanità, François Braun, ha annunciato martedì sul suo account Twitter la morte dell’infermiera, di 38 anni.
“L’aggressione a un operatore sanitario è indescrivibile, inaccettabile”, ha dichiarato il ministro, che ha promesso di riunire entro la fine della settimana tutte le parti coinvolte nella sicurezza degli operatori sanitari. Questa questione preoccupa sempre di più: l’anno scorso, il 37% degli operatori sanitari è stato vittima di qualche tipo di violenza. Nel 90% dei casi, gli autori di queste aggressioni o insulti sono pazienti o accompagnatori.
“È uno dei più grandi drammi che può colpire la nostra nazione”, ha affermato il portavoce del governo, Olivier Véran.
L’attacco è avvenuto in uno spogliatoio del centro, dove si trovavano le due donne. Il sospetto, un uomo di 59 anni, è stato arrestato rapidamente e aveva un coltello nella tasca dei pantaloni. “Sembra aver agito senza motivo apparente, soprattutto perché non aveva un appuntamento”, ha detto il procuratore di Reims, Matthieu Bourrette.
L’aggressore aveva problemi mentali e seguiva un trattamento intensivo da anni. Nel giugno 2022 era stato coinvolto in un caso di aggressione, ma alla fine è stato dichiarato “penalmente irresponsabile”.