Ieri 24 maggio, un nuovo evento shock ha colpito la città di Milano: un pestaggio da parte di alcuni agenti nei confronti di una transessuale. Un cittadino ha registrato uno sconvolgente filmato che ha fatto il giro di tutta Italia. L’indignazione si è diffusa presto tra tutta la popolazione.
Rappresentanti autorevoli del sindacato di polizia forniscono una dettagliata ricostruzione degli eventi, mentre la procura dà il via a un’indagine approfondita.
L’accaduto: in zona Bocconi
Un terribile pestaggio a Milano ha scosso ieri mattina la zona Bocconi, lasciando sgomenti gli spettatori. Nel video che circola intensamente, una donna viene brutalmente aggredita da agenti di polizia locale, colpita ripetutamente con manganelli e spruzzata con spray urticante. Nonostante la sua resa evidente, i quattro uomini continuano a scatenarsi contro di lei per almeno 50 secondi, prima di ammanettarla, schiacciandola a terra.
Attraverso ulteriori dettagli, si è appreso che la vittima sarebbe una persona transessuale di origine brasiliana. Il deprecabile episodio è stato documentato da un coraggioso cittadino che si trovava in un palazzo sovrastante.
La Procura di Milano ha immediatamente intrapreso azioni investigative, collaborando con la polizia locale per giungere alla verità. Il procuratore aggiunto Laura Pedio e il procuratore Marcello Viola sono stati informati della vicenda e si darà inizio a un’approfondita indagine.
Secondo quanto riferito da fonti sindacali del corpo di polizia di piazza Beccaria, la transessuale avrebbe preso l’iniziativa aggressiva contro gli agenti poco prima dell’accaduto. Alle 8:15, alcuni genitori hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine a causa della presenza di una persona nuda che disturbava davanti all’istituto comprensivo Casa Del Sole, all’interno del Parco Trotter in via Giacosa. Inoltre, si è appreso che avrebbe impedito ad alcuni operatori ecologici dell’Amsa di pulire la zona.
Secondo la ricostruzione preliminare, una seconda pattuglia sarebbe intervenuta per far salire a fatica la persona nell’auto. Durante questo periodo, la vittima avrebbe insultato gli agenti, sputando loro addosso e dichiarando di essere sieropositiva. Durante il tragitto verso l’ufficio centrale per gli arresti e i fermi cautelativi, la transessuale avrebbe continuato a manifestare comportamenti violenti, colpendo con la testa gli interni del veicolo di servizio. Poi, improvvisamente, in via Castelbarco avrebbe finto un malore e si sarebbe allontanata a piedi, scappando dall’auto. La sua fuga è terminata quando è stata fermata nella via dove è avvenuto l’arresto, immortalato dal coraggioso cittadino che ha reso pubblico il video. Attualmente, l’arrestata si trova nelle sedi di via Pietro Custodi per ulteriori interrogatori e procedimenti giudiziari.
Pestaggio a Milano: un nuovo caso politico
Il video che ha suscitato grande scalpore è diventato rapidamente virale dopo essere stato condiviso su Twitter dal giornalista Luigi Mastrodonato, noto per il suo impegno nel denunciare gli abusi da parte delle forze dell’ordine. In soli due ore, il tweet ha raggiunto oltre 300.000 visualizzazioni.
Il sindaco Beppe Sala ha dichiarato di essere in attesa di una relazione ufficiale sull’incidente, mentre si prevede che Ilaria Cucchi del partito Verdi-Sinistra presenterà interrogazioni al riguardo. Cucchi ha espresso la sua indignazione per le scene terribili che mostrano un’eccessiva violenza da parte degli agenti nei confronti di individui vulnerabili. Ha criticato l’uso ripetuto del manganello, calci e spray al peperoncino, sottolineando che tali azioni sembrano provenire dagli Stati Uniti e non da Milano. Cucchi ha anche affermato che, indipendentemente dal reato commesso dalla donna coinvolta, la reazione violenta da parte della polizia locale non è giustificata. Ha promesso di fare luce sulla questione e ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione sul caso.
L’ex deputata transgender Vladimir Luxuria ha sollevato il tema della transfobia in un post sui social media, aggiungendo ulteriori riflessioni sulla vicenda.