È un giorno triste per tutti gli amanti della musica: Robbie Robertson, il leggendario chitarrista e compositore della band “The Band”, ci ha lasciati all’età di 80 anni. Ma la sua eredità musicale rimarrà per sempre nel cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Con la sua chitarra magica e il ritmo travolgente di Levon Helm, Robertson ha scritto pagine indelebili nella storia del rock. E non dimentichiamo gli altri membri di questa straordinaria avventura musicale, come Rick Danko, Richard Manuel e Garth Hudson, che hanno contribuito a creare un suono unico e inconfondibile. Purtroppo, con la scomparsa di Robertson, Hudson è l’unico rimasto dei leggendari “The Band”.
La loro musica, una commistione di country, blues e rock, ha influenzato generazioni di artisti ed è considerata da molti come il precursore di ciò che oggi conosciamo come Americana. Ma non erano solo dei musicisti, erano dei ribelli, pronti a sfidare le convenzioni e a lavorare con grandi nomi come Bob Dylan e Martin Scorsese. Robertson, originario di Toronto, è stato l’architetto sonoro di The Band e ha lasciato un’impronta indelebile nella musica popolare americana.
La Carriera, le Collaborazioni e la Fine di un’Epoca
La carriera di Robbie Robertson ha avuto inizio quando era appena un adolescente, quando ha scoperto la magia del rock and roll a soli 13 anni. A 16 anni, è stato reclutato da Ronnie Hawkins, e da quel momento in poi non ha mai smesso di sorprendere il mondo con la sua musica. Il suo incontro con Levon Helm nei The Hawks è stato il punto di partenza per la creazione di quella che sarebbe diventata la leggendaria band The Band, famosa per aver accompagnato Bob Dylan durante la sua storica trasformazione musicale.
Le collaborazioni con Dylan sono continuate nel corso degli anni, ma è stato con l’uscita di “Music Of The Big Pink” che The Band è diventata un fenomeno unico nel suo genere, mescolando rock, folk, jazz e rhythm ‘n’ blues in una miscela esplosiva. Dopo una serie di successi e collaborazioni, la band ha deciso di concludere la sua carriera con un concerto epico, “The Last Waltz”, che ha segnato la fine di un’epoca e ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica.
La carriera solista di Robertson non ha raggiunto lo stesso successo della sua esperienza con The Band, ma ha trovato la sua strada nel mondo del cinema, collaborando spesso con il leggendario regista Martin Scorsese.
Nel 2016, Robbie Robertson ha deciso di condividere i suoi ricordi e le sue esperienze con il mondo, pubblicando la sua autobiografia intitolata “Testify”. Un documento intimo e profondo che ha ispirato anche il documentario “Once We Were Brothers”, che racconta la storia di una delle figure più iconiche della musica. Anche se Robbie Robertson non è più con noi, il suo spirito e la sua arte continueranno a risuonare nelle menti e nei cuori di tutti coloro che amano la buona musica.