Un’ondata di incendi sta devastando il nordest dell’Algeria, causando la morte di almeno 34 persone, tra cui una decina di militari, e ferendo molte altre. Il Ministero dell’Interno ha confermato la gravità della situazione, che coinvolge 16 città della regione.
Gli incendi si sono diffusi in diverse città, tra cui la città costiera di Yiyel e la regione di Cabilia, colpendo boschi e coltivazioni agricole e creando il timore che si estendano anche alle zone popolate. I forti venti che si sono registrati nella zona hanno contribuito alla rapida propagazione delle fiamme.
Finora, circa 1.500 persone sono state evacuate dalle città di Fenaya e Zbarbar, mentre i servizi di emergenza continuano gli sforzi di spegnimento degli incendi nonostante le temperature superiori ai 40 gradi. Sono stati impiegati fino a 7.500 soccorritori e 350 camion, oltre a mezzi aerei, che sono riusciti a controllare gran parte delle fiamme.
Le autorità hanno dichiarato che sono stati mobilitati dodici mezzi aerei per combattere gli incendi, inclusi elicotteri e un aereo di grande capacità della Forza Aerea dell’Esercito.
L’Algeria, con oltre 4 milioni di ettari di boschi, principalmente concentrati nella parte settentrionale del paese, sta affrontando un’ondata di calore senza precedenti nelle ultime settimane, con temperature che hanno raggiunto i 50 gradi all’ombra nella capitale, Algeri, e in diverse province costiere.
Le previsioni indicano che questa nuova ondata di calore, con temperature che si avvicinano ai 48 gradi, durerà fino a lunedì, coinvolgendo l’intero paese, comprese le province costiere come Yiyel, Bejaia, Bumerdés e Chlef.
Gli incendi sono una triste realtà ogni estate in questa parte del paese, con l’agosto dell’anno scorso che ha registrato almeno 38 morti e 160 feriti in 21 province a causa dei fuochi attribuiti alle condizioni meteorologiche.
Nell’estate del 2021, decine di migliaia di ettari di boschi intorno a 26 delle 58 città algerine sono stati distrutti da incendi di massa, che hanno causato la morte di 90 persone, di cui 33 militari impegnati nelle operazioni di spegnimento e soccorso.
La situazione è ancora critica e le autorità stanno facendo tutto il possibile per contenere gli incendi e proteggere le vite delle persone colpite. Siamo tutti uniti nel desiderio che questa catastrofe possa essere presto sotto controllo, con la speranza che non si ripeta in futuro.